Nuova Riveduta:

Esodo 32:34

Ora va', conduci il popolo dove ti ho detto. Ecco, il mio angelo andrà davanti a te; ma nel giorno che verrò a punire, io li punirò del loro peccato».

C.E.I.:

Esodo 32:34

Ora va', conduci il popolo là dove io ti ho detto. Ecco il mio angelo ti precederà; ma nel giorno della mia visita li punirò per il loro peccato».

Nuova Diodati:

Esodo 32:34

Ora va', conduci il popolo dove ti ho detto. Ecco, il mio Angelo andrà davanti a te, ma nel giorno che verrò a punire, io li punirò del loro peccato».

Riveduta 2020:

Esodo 32:34

Ora va', conduci il popolo dove ti ho detto. Ecco, il mio angelo andrà davanti a te; ma nel giorno che verrò a punire, io li punirò del loro peccato”.

La Parola è Vita:

Esodo 32:34

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Esodo 32:34

Or va', conduci il popolo dove t'ho detto. Ecco, il mio angelo andrà dinanzi a te; ma nel giorno che verrò a punire, io li punirò del loro peccato'.

Ricciotti:

Esodo 32:34

Tu va', e conduci questo popolo là dove t'ho detto; il mio angelo ti precederà. Io poi, nel giorno del castigo, punirò anche questa loro scelleratezza».

Tintori:

Esodo 32:34

ma tu invece devi andare e condurre questo popolo dove io t'ho detto; e il mio angelo andrà dinanzi a te. Io poi nel giorno della vendetta punirò anche questo loro peccato».

Martini:

Esodo 32:34

Ma tu va', e conduci questo popolo, dove io ti ho detto: anderà innanzi a te il mio Angelo. E io nel dì della vendetta punirò anche questo loro peccato.

Diodati:

Esodo 32:34

Or va' al presente, conduci il popolo al luogo del quale ti ho parlato; ecco, un mio Angelo andrà davanti a te; e al giorno della mia visitazione, io li punirò del lor peccato.

Commentario abbreviato:

Esodo 32:34

30 Versetti 30-35

Mosè lo chiamò un grande peccato. L'opera dei ministri è quella di denunciare la grandezza dei loro peccati al popolo. Il grande male del peccato appare nel prezzo del perdono. Mosè intercedette presso Dio per avere misericordia e non venne a scusarsi, ma a fare espiazione. Non possiamo supporre che Mosè fosse stato disposto a perire al posto del popolo. Dobbiamo comunque amare il nostro prossimo come noi e non più di noi stessi. Ma avendo quella mente che fu di Cristo, probabilmente era disposto a perdere la vita nel modo più doloroso, se questo fosse servito a preservare il popolo. Mosè non riuscì a placare totalmente la collera di Dio e questo ci fa capire che la legge di Mosè non era in grado di riconciliare gli uomini a Dio e a perfezionare la nostra pace con Lui. In Cristo solamente, Dio perdona il peccato e non si ricorda più di esso In questa storia vediamo che il cuore carnale e superbo non può sopportare a lungo i precetti santi, l'umiltà, la verità e il culto spirituale di Dio. Ma un dio, un Sacerdote, un culto, una dottrina e un sacrificio che nutrono una mente carnale, incontreranno abbondanza di adoratori. Il vangelo stesso può essere così pervertito per uniformarsi a un gusto terreno. Bene è per noi, che un Profeta simile a Mosè, ma più potente e misericordioso a conforto, ha fatto espiazione per le nostre anime e ora intercede per il nostro beneficio. Rallegriamoci nella sua grazia.

Riferimenti incrociati:

Esodo 32:34

Eso 23:20; 33:2,14,15; Nu 20:16; Is 63:9
Eso 20:5; Nu 14:27-30; De 32:35; Ger 5:9,29; Am 3:14; Mat 23:35; Rom 2:4-6

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